venerdì 11 dicembre 2009
























Il mago di Natale

Gianni Rodari



S'io fossi il mago di Natale

farei spuntare un albero di Natale

in ogni casa, in ogni appartamento

dalle piastrelle del pavimento,

ma non l'alberello finto,

di plastica, dipinto che vendono

adesso all'Upim: un vero abete, un pino di montagna,

con un po' di vento vero impigliato tra i rami,

che mandi profumo di resina in tutte le camere,

e sui rami i magici frutti: regali per tutti.



Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie

per tutte le vie.



In via Nazionale farei crescere un albero di Natale

carico di bambole d'ogni qualità, che chiudono gli occhi

e chiamano papà, camminano da sole, ballano il rock an'roll

e fanno le capriole.

Chi le vuole, le prende: gratis, s'intende.



In piazza San Cosimato faccio crescere l'albero del cioccolato;

in via del Tritone l'albero del panettone in viale Buozzi

l'albero dei maritozzi,

e in largo di Santa Susanna quello dei maritozzi con la panna.



Continuiamo la passeggiata? La magia è appena cominciata:

dobbiamo scegliere il posto all'albero dei trenini:

va bene piazza Mazzini?



Quello degli aeroplani lo faccio in via dei Campani.



Ogni strada avrà un albero speciale e il giorno di Natale

i bimbi faranno il giro di Roma a prendersi quel che vorranno.



Per ogni giocattolo colto dal suo ramo ne spunterà un altro

dello stesso modello o anche più bello.



Per i grandi invece ci sarà magari in via Condotti

l'albero delle scarpe e dei cappotti.

Tutto questo farei se fossi un mago.



Però non lo sono

che posso fare?



Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti,

scegliete quelli che volete, prendeteli tutti quanti.

venerdì 4 dicembre 2009

INIZIAMO CON LE DECORAZIONI?

Angioletto in pasta di mais nella sfera di natale




Babbo Natale in pasta di mais e stoffa da appendere all'albero



Il presepe in stoffa...


Per iniziare un simpatico "Babbo Natale copri barattolo dei biscotti" realizzato in cotonine e lana.



Questo e' un centrotavola realizzato in pasta di mais , ellebori, stelle di natale, bacche e dalie...



martedì 1 dicembre 2009

Un vasetto di Iris....

La mitologia greca ha chiamato Iride, la messaggera degli Dei, e cioè la divinità che, servendosi dell'arcobaleno come passaggio, consentiva il "dialogo" tra Olimpo
e Terra. Il fiore dell'iris fu così chiamato perché la molteplicità dei suoi colori ricordava, per l'appunto,
i colori dell'arcobaleno. Si narra, anche, che le prime specie di
questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria. In Italia l'iris è un fiore molto comune nelle campagne toscane;
sembra infatti che proprio sulla base di questo fiore venne ideato lo stemma della città di Firenze, anche se da sempre esso è comunemente conosciuto come giglio fiorentino. Anche il Re Luigi di Francia lo scelse come simbolo del proprio paese. in Giappone l'iris è uno dei fiori nazionali.
Il significato associato a questo fiore è messaggio di buona novella